Bono

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Il Comune di Bono in Sardegna: antico borgo del Goceano

Bono è un paese situato nel Nord Sardegna ricco di storia e tradizioni, circondato da paesaggi suggestivi e molto rilassanti.

Sorge a 500 metri di altezza sulle pendici del Monte Rasu ed è considerato il “capoluogo” del Goceano.

Il tradizionale borgo racconta molto della sua storia attraverso le chiese, le piazze e gli edifici storici.

Bono e i suoi punti di interesse

chiesa bono

1. La Chiesa di San Michele Arcangelo

Costruita tra la fine del ‘200 e i primi del ‘300 è una delle più belle chiese della diocesi di Ozieri.

Al suo interno custodisce l’antica statua di San Michele del XV secolo, in legno, alta quasi due metri.

Degno di nota è anche il prezioso calice d’argento dorato del XIV secolo. Il 20 Luglio del 1796 fu rubato dai soldati di “Pintoreddu” che saccheggiarono Bono. Per fortuna, il parroco dell’epoca ottenne dal Vicerè la restituzione.

2. Piazza Bia Lada

Potrete ammirare un grandioso murale realizzato dalla pittrice Liliana Cano che ci racconta la travagliata storia di Giovanni Maria Angioy e degli avvenimenti che riguardano questo illustre personaggio.
Giovanni Maria Angioy, infatti, fu protagonista della rivoluzione sarda.

Nel 1796, il Viceré creò una commissione militare guidata da Efìsio Pintor Sirigu, detto ”Pintoreddu” per assoggettare con la forza i villaggi in rivolta contro il feudalesimo, compreso Bono, e catturare Giovanni Maria Angioy

La spedizione prese possesso del colle della chiesa di San Raimondo, e i bonesi, si rifugiarono alla falda della montagna da dove potevano spiare i movimenti dei militari

Il villaggio fu saccheggiato abusando dei cibi e del vino prelevato dalle cantine. I bonesi intanto stavano in silenzio e sempre alle vedette, aspettando l’occasione di piombare sopra il resto della commissione.

Quando i militari partirono e si accamparono sotto Benetutti, i bonesi scesero dalla montagna. Si avventarono d’improvviso contro i soldati, e la prima cosa che fecero fu d’impossessarsi dei cannoni, che furono portati in trionfo e collocati nel piazzale della chiesa di San Raimondo.

3. La chiesa di San Raimondo

Molto cara agli abitanti perché molta gioventù di Bono e del Goceano ricevette l’educazione e l’istruzione in tale scuola.

A San Raimondo è dedicata una festa che si tiene ogni anno il 30/31 agosto e 1 settembre, durante la quale si svolge una suggestiva processione dove sfilano gli abiti tradizionali, i carri a buoi addobbati, i cavalieri e i mitici strumenti musicali

4. Casa comunale

L’elegante palazzo risalente al 1893, dove ha sede il Comune.

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